martedì 6 novembre 2012
Il ritardato avvio del metrobus: un problema sottovalutato da Loggia e ATI
“L'annuncio
del sindaco Paroli circa il probabile slittamento dell'apertura al
pubblico del metrobus mette a nudo la sottovalutazione operata dalla
Loggia e, ancor più gravemente, dall'ATI costruttrice”.
Ad
affermarlo è Federico Manzoni, consigliere comunale PD e membro
della commissione consiliare Metrobus.
“Il
5 settembre scorso – ricorda Manzoni –, in una seduta della
Commissione Metrobus (peraltro autoconvocata dai consiglieri del
Partito Democratico), il sottoscritto aveva evidenziato il nodo
cruciale del nulla osta ministeriale”. “In quella sede –
prosegue il giovane consigliere comunale – era infatti stata
avanzata una precisa richiesta di chiarimento ai tecnici dell'ATI
costruttrice (Ansaldo e Astaldi) e della Direzione Lavori
(Metropolitana Milanese) su come fosse ipotizzabile aprire al
pubblico al 1° gennaio 2013 un'opera formalmente consegnata il 31
dicembre 2012”.
“A
quella domanda, tuttavia, – ricorda ancora l’esponente PD – i
tecnici interpellati risposero con sufficienza e anche con una certa
supponenza, negando il problema e viceversa affermando l'esistenza di
proficui contatti quotidiani col Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti”.
“Peccato
– puntualizza Manzoni – che all'epoca il decreto legge sulla
spending review fosse già stato convertito in legge e che dunque la
sorte della Commissione interministeriale 1042 fosse già stata
segnata!”.
“L'interrogativo
posto – prosegue l'esponente PD – cadde peraltro nel vuoto, dato
che nessun esponente della maggioranza PdL-Lega ritenne di associarsi
alla richiesta e di evidenziarne l'importanza”.
“In
considerazione dell’importanza del tema e alla luce dell’allarme
lanciato nelle settimane scorse dal sindaco di Milano Pisapia, il
gruppo consiliare del PD – informa Manzoni – ha depositato nella
giornata di ieri un'apposita interrogazione in Consiglio comunale”.
“Con
essa – conclude Manzoni – si chiede conto delle iniziative messe
in campo dal Comune, da Brescia Mobilità e da Brescia Infrastrutture
per affrontare il problema derivante dalla soppressione della
Commissione interministeriale 1042 e, stigmatizzando l'atteggiamento
assunto dall'ATI, si chiede di conoscere quali penali, in base al
vigente contratto, dovranno essere pagate dall'ATI stessa per ogni
giorno di ritardo nell'apertura al pubblico dell'opera”.