lunedì 21 novembre 2011

Alcune buone notizie dalla Spagna

A differenza di molti che, nel campo della sinistra italiana, si dolgono della sconfitta del PSOE alle ultime elezioni politiche in Spagna, vorrei sottolineare due dati meritevoli di evidenza e che, dal mio punto di vista, appaiono positivi.

Dopo anni di continua crisi, le forze regionaliste catalane e basche di ispirazione cristiana (Convergència i Uniò e Partido Nacionalista Vasco) ottengono un risultato strepitoso, recuperando consensi in valore assoluto (+ 235 mila voti per CiU in Catalunya; + 17 mila voti per il PnV nel Pais Vasco) e ponendosi al primo posto di consensi nelle rispettive regioni (29,35% per CiU in Catalunya; 27,42% per PNV nel Pais Vasco).

Si tratta di forze politiche con le quali moltissimi sono i punti di contatto: il riconoscimento del valore delle autonomie locali, la prospettiva europeistica, la laicità nella politica secondo un'ispirazione di umanesimo cristiano.

Non è un caso che già Sturzo avesse negli anni Trenta intessuto proficue relazioni con l'Uniò Democratica de Catalunya e che il Partido Nacionalista Vasco abbia poi seguito la Margherita italiana e l'Udf francese nell'esperienza del Partito Democratico Europeo, un'intuizione molto bella che cozza però radicalmente (e giustamente) con la pretesa di coartare il PD italiano nella famiglia dei socialisti europei.

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